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Packaging

Come sfruttare il packaging esterno (ovvero scatole di carta e di legno)

By 10 Dicembre 2020Gennaio 20th, 2021No Comments
Sfruttare il Packaging esterno

Ciao caro produttore, oggi ti scrivo dalla campagna, sono seduto su un prato verde e ho deciso di scrivere questo articolo su un argomento praticamente MAI trattato: il packaging esterno delle tue bottiglie di vino.

Piccola premessa: sono arrivato a pensare a questo articolo perché sto leggendo un libro che parla di “Ingegneria del Menù” per la ristorazione e che assume come tesi (e poi la dimostra di gran lunga) che il menù, ovvero quel libricino che ci danno appena seduti sulle tavole dei ristoranti, sia il miglior strumento di marketing per ogni attività di ristorazione.

E io non potrei che essere d’accordo con Lorenzo Ferrari (autore del libro) e se ci pensi, probabilmente leggendo le prime righe hai capito dove voglio arrivare, possiamo fare un parallelo tra il packaging del vino e il menù del ristorante.

Sempre parlando del menù, un ristoratore ha due opzioni:

  1. lasciarlo come è sempre stato: ovvero una lista della spesa piena di muri di testo e che nessun cliente è mai riuscito a finire in tutta la sua esistenza;
  2. oppure farlo diventare un ottimo strumento di vendita! Ossia usarlo per raccontare la propria cucina e vendere (indovina un po’) i piatti più profittevoli e che garantiscono il miglior margine.

La cosa pazzesca in tutto questo è che oltre a portare felicità al ristoratore (è scientificamente provato) porta anche giovamento al cliente! Pazzesco? Io credo di sì .

Se per caso hai anche un ristorante o un attività qualsiasi nel campo della ristorazione ti consiglio di leggerlo! Potrebbe aprirti gli occhi e farti guadagnare molto di più (www.bruciailtuomenu.it).

Ti dico subito una cosa, questo articolo fa’ e farà per te solo se hai bottiglie (magari le più preziose) che vendi in packaging di cartone o legno! Ovviamente potrebbe essere anche un incentivo ad iniziare a farlo se così non fosse.

Ora direi di iniziare! Buona lettura.

Ti parlerò come prima cosa di un concetto che difficilmente ti sarà familiare: le CALL TO ACTION (CTA)

“Frena Roberto, non mettermi in crisi con paroloni, ti prego!”

Hai ragione, adesso facciamo subito chiarezza! Le CTA non sono altro che delle chiamate all’azione, ossia un invito a compiere una determinata azione che io sottopongo a qualcun altro che può essere un lettore, un cliente o una persona con cui sto parlando.

Per essere più pratici ecco alcuni esempi di Call To Action:

  • Leggi questo articolo
  • Prenota la visita
  • Acquista questa bottiglia
  • Scarica i 4 video gratuiti
  • Visita il sito di Cantina Magnum: www.cantinamagnum.it (è il percorso avanzato che ti permetterà di rendere grande la tua cantina)
  • ecc…

Ecco tutte queste elencate sono Call To Action, come vedi sono dei veri e propri inviti all’azione. Alcuni più diretti e subito collegati con un acquisto, altri invece più soft. L’intensità delle Call To Action va ponderata in base a chi è il destinatario.

(Piccola parentesi. Le CTA le puoi utilizzare dappertutto (anzi dovresti): sul tuo sito internet, sui post che pubblichi sui social network, nelle email che invii ai tuoi clienti e potenziali tali, nei tuoi materiali di marketing, a voce dal vivo, ecc…)

“Si ma adesso dimmi cosa c’entra questo con le mie bottiglie e le mie scatole, perché altrimenti io smetto di leggere l’articolo”

C’entra eccome! Perché tu dovresti essere il primo a usarle!

Adesso ti spiego come. Immagina la scatola di legno della tua bottiglia più pregiata.

Hai due scelte:

  1. far si che sia un semplice contenitore;
  2. oppure far si che diventi uno strumento di vendita aggiuntivo e potentissimo.

Nel primo caso suonerà un po’ così per il cliente che ha acquistato: “Che figo, questa scatola è perfetta per tenere la mia bottiglia in orizzontale in cantina così da non rovinarla e in più è perfetta se voglio fare un regalo.”

Finita qui! Già è ottimo perché in qualche modo il cliente è soddisfatto!

Vediamo ora lo scenario dell’opzione due. Questo è un esempio semplice. Ma se decidessi di iniziare il virtuoso percorso di Cantina Magnum troverai decine di questi consigli e strumenti per la tua cantina.

Tu hai preparato per la tua preziosa bottiglia una confezione unica.

All’interno hai posizionato un foglio in cartoncino (o in qualche altra carta pregiata) in cui posizioni un’offerta del tipo:

“Con l’acquisto di questa bottiglia importante avrai l’opportunità di portare con te in cantina una persona speciale e avere in omaggio per entrambi la nostra tipica degustazione della domenica”

Cosa cambia? Il cliente in aggiunta alla felicità descritta prima proverà questa sensazione:

“Wow, adesso devo organizzare per forza un viaggio nella loro zona con la mia compagna per farle vivere questa meravigliosa esperienza”

Poi verrà a trovarti e ti farà generare un maggiore fatturato, parlerà ai suoi amici della piacevole esperienza e farà in modo che altre 10/15 persone vengano a trovarti. E di queste qualcuna comprerà una bottiglia speciale che conterrà una CTA e farai in modo che altri vengano a trovarti.

Innescherai così un effetto a catena.

Pensa questo moltiplicato per 10 o per 100. Inizia a diventare interessante, no?

In sintesi hai trasformato la scatola della tua bottiglia da semplice contenitore a vettore di marketing inserendo un coupon cartaceo al suo interno. In questo modo chiunque acquisti questa bottiglia sarà invitato a tornare da te e ad acquistare ancora vino.

In questo modo abbiamo lavorato sul 3° programma del marketing, quello che si occupa di incrementare la frequenza d’acquisto dei tuoi clienti.

Ma questo come ti ho accennato prima, è solo un esempio, puoi con modifiche e accorgimenti di questo tipo aumentare sensibilmente il tuo fatturato ed il tuo utile!

E visto che sono un amante della praticità ti faccio un esempio di Packaging che su di me ha avuto un grande successo!

sfruttare il packaging vino

E ti farò una grande rivelazione: mi piace davvero tanto il vino (WOW) 🙂

Ho deciso di acquistare più di un anno fa, appena uscita, la special edition di Bollinger rosè 2006. Il loro primo millesimato in Rosa che non facesse parte delle serie “R.D. o la Grand Anneé”.

Aveva un packaging pazzesco, tutto in rosa, e un’eleganza veramente speciale. Oltretutto ad un prezzo umano, considerata l’annata e l’edizione speciale (se vuoi approfondire packaging e etichette ti consiglio di leggere questo articolo).

Però ti voglio raccontare di un particolare che mi ha colpito molto. Sopra il collo della bottiglia c’era un cartoncino piegato in due, con il timbro Bollinger sopra e all’interno una scritta simile a questa:

bollinger packaging
la capsula era rosa, quindi non questa, ma il cartoncino era proprio lui! (foto presa da internet)

“acquistando questa bottiglia potrai iscriverti all’esclusivo club Bollinger e partecipare a serate uniche in posti incredibili ed eleganti. inserisci il codice XXXXXXX sul nostro sito dedicato e immergiti nell’esperienza ”

Se già mi conosci dovresti saperlo, non sono fatto per i posti sfarzosi ed eleganti, tant’é che sto scrivendo l’articolo in giardino scalzo respirando l’aria pulita di fronte al Monviso.

Ma il punto non è questo. Il target di clientela Bollinger è fatto per quei posti, e acquistando la bottiglia oltre a essere felice per il vino in sé (la qualità è cosa davvero importante) si sentono ulteriormente coccolati davanti alla possibilità di andare in alberghi a 5 stelle di lusso partecipando a serate esclusive con Crudité e Champagne spendendo magari centinaia di euro.

Quello che voglio dirti è che Bollinger ha colto nel segno! E poi non metterà mai un invito del genere sul loro base (che comunque almeno un 45 euro già li costa) altrimenti si troverà a quegli eventi persone che non sono così in target.

Da questa strategia e da questo esempio possiamo anche dedurre che questo “trucchetto” non va messo in pratica su tutte le nostre bottiglie ma solo su alcune ben selezionate a cui abbiamo destinato un packaging particolare (cartone singolo, astuccio speciale, legno).

Un semplice foglietto può cambiare il valore alla tua bottiglia e può avere un effetto positivo sui tuoi clienti? La risposta è Sì.

In questo modo i tuoi clienti saranno più felici e migliorerai il tuo rapporto con loro aumentando il tasso di fidelizzazione.

Come non ti avevo anticipato prima questo articolo sul packaging è la punta della punta dell’iceberg del marketing per la tua cantina! Mi permetto di darti una serie di consigli se ti è piaciuto:

  1. Sfoglia tutto il blog e leggi gli altri articoli
  2. Studia con attenzione le nostre risorse gratuite
  3. Segue uno dei nostri corsi online: ci sono tantissimi argomenti interessanti!
  4. Se non sei stufo di me scopri che cos’è Cantina Magnum e compra la tua licenza!
  5. Migliora la tua azienda ed il tuo approccio al marketing del vino giorno dopo giorno

Se invece sei più impaziente puoi anche metterti direttamente in contatto con me, insieme individueremo il percorso migliore per te e per la tua cantina.

P.S. Queste ultime 10 righe sono l’esempio più lampante di una Call To Action! L’importante è non vendere della fuffa ma aiutare i tuoi clienti o potenziali tali ad essere veramente più felici risolvendo i loro problemi!

Un abbraccio e ci si vede presto!

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